Biografia

Con Volponi, 1986
Dopo la laurea in Storia dell’arte, conseguita alla Sapienza di Roma con una tesi su Silvestro Lega, frequenta presso la stessa Università la Scuola di Perfezionamento, avendo per insegnanti, tra gli altri, Lionello Venturi, Giulio Carlo Argan e Cesare Brandi.
Ancorché uscito dal Partito Comunista dopo i fatti d’Ungheria (1956), partecipa agli accesi dibattiti sull’arte che animano la sinistra degli anni successivi. Dal 1974 al 1977 sarà uno dei membri del Comitato Culturale del PCI.
Dopo il servizio militare e a partire dal 1961, svolge un’intensa attività di critico e saggista sulle pagine dei periodici Nuova Generazione, Il Contemporaneo e sui quotidiani l’Unità, Mondo Nuovo, nonché sul Supplemento Libri di Paese Sera e dal 1969 sul mensile d’arte Il Margutta, che coordina nel 1970 e 1971. Nei primi anni ’60 inizia altresì la sua attività di organizzatore di mostre. Responsabile delle esposizioni di grafica per la Libreria Terzo Mondo di Roma (allora di proprietà di Giulio Savelli), vi cura diverse personali, tra cui la prima di Sarnari, e dal 1965 al 1968 è il critico del collettivo romano Il Girasole, costituito agli inizi da Amadio, Capotondi, Checchi, Ciai, Eustachio, Gaetaniello, Guida, Guiotto, Patella, Provino, Sarnari e Vaiano. Nel 1965 fonda con Enrico Crispolti la rassegna “Prospettive”, per giovani “under 35”, che conoscerà 5 edizioni itineranti, proponendosi come un censimento della giovane pittura e coinvolgendo nella commissione inviti affermati critici e artisti di tutta Italia.

Con Crispolti e Portoghesi, 1989
Nel 1972 fonda con la Galleria Il Grifo di Roma il bollettino periodico L’arte fantastica, di cui escono tre numeri: esso costituisce l’incunabolo del quadrimestrale d’arte fantastica Terzo Occhio, che avvierà nel gennaio del 1975 per le Edizioni Bora di Bologna. La rivista, divenuta in seguito un “trimestrale di arte e cultura”, è cessata nel 2006, quando l’editore ha venduto la testata.
L’interesse per l’arte fantastica percorre tutta la sua avventura di critico, a partire dall’importante rassegna Aspetti dell’arte fantastica, oggi, XXII Fiorino, allestita presso la Fortezza del Belvedere di Firenze nel 1975, fino alla mostra internazionale Du Fantastique au Visionnaire, curata assieme a Michel Random alle Zitelle di Venezia nel 1994.
Altre tematiche da lui maggiormente affrontate sono l’arte erotica, i rapporti tra arte e scienza, arte e fumetto, la pittura monocroma, e l’arte sacra (nella duplice accezione iconica e aniconica). Nel 1982 individua un filone artistico connotato dal rispecchiamento e dalla doublure, che denomina “Narciso Arte” e sul quale realizza diverse mostre.

Con
Cura numerose rassegne di scultura, tra cui spiccano le due di Sommacampagna (1984 e 1988), e organizza simposi a Carrara e Mistretta.
Commissario per il Padiglione italiano alla XLI Biennale di Venezia (1984) e responsabile della sezione italiana al II International Festival of Art di Baghdad (1988), nel 1989 cura il concorso bandito dalla Società Glaxo per la decorazione del frontale dello stabilimento di Verona, chiamando alla presidenza Lynn Chadwick e in giuria Giovanni Carandente, Umberto Allemandi e l’architetto Arrigo Rudi (il concorso viene vinto da un’opera di Castagna e Finotti).
Nel 1986, in occasione dell’International Festival of Art di Baghdad, ed essendo ancora in corso la guerra tra Iraq e Iran, stila il Manifesto Azzurro della Pace che è fatto proprio dalla Delegazione italiana e presentato alle autorità irachene.
Nel 1987 e 1988 è direttore artistico delle manifestazioni di Villa Pellizzari, a Querceta.
Nel 1993 fa parte della Commissione della XII Quadriennale di Roma per la mostra Dialettica, in seguito annullata per le dimissioni del Presidente.

Inaugurazione
E’ ideatore delle Biennali d’arte contemporanea di Rieti (di cui cura tre edizioni), e delle Biennali Internazionali di grafica “F. Imposimato” di Maddaloni (Caserta), che dedica nel 1985 a Italia e Germania e nel 1988 a Italia e Francia.
Cura numerose antologiche di artisti, tra cui Accatino, Ambrogio, Barracchia, Bueno, Castelli, Celiberti, Coccetta, Fiore, Marcolino Gandini, J. S. Johnson, Keum-Hwa Choi, Leto, Malmerendi, Marcello Mariani, Sarri, Vacchi, Venturino Venturi e Wotruba.
Direttore Artistico del Palazzo Mediceo di Seravezza (Lucca) dal ’96 al ’99, vi organizza diverse mostre: tra quelle da lui stesso curate figura nel 1997 “L’uomo della Provvidenza”. Iconografia del Duce 1923-1945, che suscita accese controversie attizzate dall’estrema sinistra, che la ritiene a torto una mostra celebrativa.
Nel 1997 fonda assieme a Walter Coccetta, Pasquale Di Fabio, Antonio Di Girolamo, Renzo Eusebi, e Pitti il Gruppo Aniconismo Dialettico (GAD), che dopo la prima mostra al Palazzo Malaspina di Ascoli Piceno (1999), espone in varie città italiane, tra cui Venezia, Milano, Napoli e in Spagna (Girona).
Già soggettista nel 1970 e 1971 per la regia di Massimo Mida di documentari d’arte (tra cui Titina Maselli e Il kitsch a Roma), organizza rassegne di film d’artista a Carrara (1980) e a Catania (1983).
Collabora al Premio Sulmona (1990-2001; 2003-2006), che lo insignisce del Premio speciale come storico nel 2002, e alle Biennali “Aldo Roncaglia” di S. Felice sul Panaro (1996, 2001, 2005).
Pubblica a Roma nel 1972 uno dei primi volumi sulle contrastate vicende della Biennale veneziana (Periplo delle peripezie del cosiddetto Ente autonomo La Biennale), nonché numerosissime monografie su artisti (tra cui Anna Ramenghi, Binelli, Cagli, Celiberti, Pasquale Di Fabio, Anna Donati, Finotti, Guasti, Moreni, Sassi, Ugolino da Belluno, Vacchi e Venturino Venturi,).
Sulla scorta delle esperienze attuate con le Biennali Nazionali d’arte contemporanea di Rieti, pubblica a partire dal 1990 per i tipi della Edizioni Bora di Bologna la Storia dell’arte italiana del ’900 per generazioni, di cui sino ad oggi sono comparsi i volumi: Generazione Maestri storici (3 tomi) (1993-95), Generazione primo decennio (1997), Generazione anni Dieci (1990), Generazione anni Venti (1991) e Generazione anni Trenta (2000). E’ prevista per il 2007 l’uscita del I tomo del volume Generazione anni Quaranta. Con l’uscita del II tomo, si concluderà un’ormai più che ventennale impresa.
Dal 1999 al 2005 è Direttore Artistico del MAGI 900 (Museo d’arte delle Generazioni italiane del ‘900 “G. Bargellini”) di Pieve di Cento (BO), le cui sale generazionali riprendono l’impianto della sua Storia dell’arte, da cui l’istituzione trae origine. Vi cura le grandi mostre Generazione anni Trenta (novembre 2001-febbraio 2002), che raccoglie opere di 285 artisti, e Generazione anni Quaranta (ottobre 2005-febbraio 2006), con 547 opere di 292 artisti. Vi cura inoltre diverse mostre di gruppo e tematiche, ed altre, che, sotto l’insegna del “Confronto da museo”, coinvolgono due o più artisti.
Docente di Storia dell’arte contemporanea presso le Accademie di Belle Arti di Catania, Napoli e Roma, abbandona la didattica nel 1998. Tiene conferenze sull’arte italiana sia in Italia che all’estero, da Baghdad a Sofia, da Seul a Barcellona e Provo (Utah, USA). E’ membro dell’AICA (Associazione Internazionale Critici d’Arte).
Sua figlia, Arianna, è critico d’arte del quotidiano Il Manifesto e suo genero, Franco Cenci, è un artista. Nel 1990 sposa la storica della danza Patrizia Veroli.